Vitaliano Ranucci

Lo Sbalzo

Ci sono sostanzialmente due metodi per ottenere un’incisione:
> la tecnica dell’acquaforte (o dell’acquatinta, o della vernice molle, ecc.) nella quale il segno si ottiene immergendo la lastra in un bagno d’acido;
> la tecnica della punta secca (o del bulino o altre) nella quale il segno si ottiene incidendo la lastra con la forza della mano.

La tecnica di Ranucci
E’ una variazione che permette di ottenere risultati sorprendenti partendo dalla punta secca. Ma qui la lastra è di metallo tenero, normalmente alluminio, o di durissimo acciaio. Qui non basta il semplice segno tracciato dalla punta. Occorre aumentare la forza di pressione. E qui sta il “segreto” di Ranucci.

La punta meccanica
I risultati sono eccezionali.
Non solo perché si possono ottenere segni netti e profondi, inarrivabili col procedimento tradizionale; non solo perché si possono avere tratti alternativamente forti e leggeri e in genere una vasta gamma di bellissimi “effetti”. La punta meccanica, se eseguita con maestria, dà anche risultati luministici di grandissima bellezza, giochi di ombre, luci, sfumature superiori perfino a quelle ottenibili con l’acquaforte.

Eccezionale difficoltà
Ma occorre un’abilità straordinaria per dominare questo mezzo. L’Artista crea interamente a mano libera (e deve guidare una punta meccanica). Crea le sue opere in pezzi unici e non sono assolutamente possibili correzioni.

Una incisione unica
Per l’altissimo livello di difficoltà, la punta meccanica è molto apprezzata ma, purtroppo, scarsamente applicata.